Tutto quello che devi sapere sulla Pasqua
26. 4. 2025 ⋅ Edoardo
La Pasqua è la festività più importante del calendario cristiano: secondo la tradizione celebra la resurrezione di Gesù Cristo, e nel tempo è diventata festa e giorno di riposo anche per i non credenti.
La Pasqua si festeggia di domenica perché nei Vangeli è scritto che il sepolcro vuoto di Gesù Cristo è stato scoperto il giorno successivo al sabato. Ma la data cambia ogni anno perché da circa 1700 anni per calcolare il giorno esatto si usa il calendario lunare: per la Chiesa, la Pasqua si festeggia la domenica dopo il primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera, che può capitare in diversi giorni del calendario solare (cioè quello che usiamo oggi).
Ecco una guida per 5 domande importanti sulla Pasqua.
1. Come siamo arrivati alla Pasqua?
Nel Vangelo di Giovanni c’è scritto che la morte di Gesù è stata il 14 di Nisan (il mese ebraico fra marzo e aprile), cioè il giorno in cui gli ebrei celebrano la liberazione dall’Egitto e che si festeggia durante il primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera. È la cosiddetta “Pasqua ebraica”, o Pesach.
Per evitare la sovrapposizione e dare più spazio e attenzione alla resurrezione di Gesù, e non alla sua morte, nel 325 d.C. si è deciso di festeggiare la Pasqua nella domenica dopo il primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera: in questo modo la Pasqua si sarebbe festeggiata in una data variabile ogni anno – compresa comunque fra il 22 marzo e il 25 aprile –, e in un periodo vicino ma in un giorno diverso dalla Pasqua ebraica.
A volte succede che Pasqua e Pesach (“passaggio” in ebraico) si festeggino nello stesso giorno, ma non quest’anno: la Pasqua ebraica infatti è cominciata il 12 aprile.
Per gli ebrei il Pesach è un’occasione per celebrare la liberazione dalla schiavitù e in generale la resistenza sotto il dominio egiziano. Nei sette giorni successivi al Pesach gli ebrei non possono mangiare cibi lievitati, in ricordo del fatto che gli ebrei del tempo abbandonarono l’Egitto così rapidamente da non poter far lievitare il pane da portare in viaggio.
2. Chi la festeggia?
Poiché la credenza nella resurrezione di Gesù è alla base di tutto il cristianesimo, la Pasqua è celebrata anche dai mormoni o dagli ortodossi, ma con qualche variazione. Questi ultimi per esempio la festeggiano in una data diversa poiché seguono ancora il calendario giuliano, entrato in vigore nel 46 a.C. grazie a Giulio Cesare.
Ogni paese ha le proprie tradizioni per quanto riguarda i festeggiamenti. In Sudamerica vanno molto le piñata, cioè i contenitori colorati pieni di dolci che i bambini devono rompere con un bastone. In Scozia e in altri paesi del nord Europa, invece, vengono fatti falò all’aperto su modello di alcuni antichi riti dei Sassoni.
Uno dei festeggiamenti più noti al mondo è quello che si tiene ogni anno nel giorno di Pasquetta alla Casa Bianca: è l’Easter Egg Roll, la corsa con le uova (bollite e decorate) che i bambini fanno rotolare sul prato. È una tradizione che a Washington esisteva già dall’Ottocento.
3. Perché è la festività più importante per i cattolici?
In breve la Pasqua è più importante del Natale perché i cristiani considerano più importante la resurrezione di Gesù piuttosto che la sua nascita. La resurrezione di Gesù è infatti uno dei punti chiave della fede cristiana: per la Chiesa cattolica, ad esempio, chi ritiene che Gesù non sia risorto non può essere considerato un credente. Il Natale ha maggiore successo “culturale” perché ha avuto la fortuna di connettersi a una consuetudine pagana già esistente: quella di dare regali ai bambini, attestata in Germania prima del Cristianesimo e poi attribuita a San Nicola.
4. Perché si regalano uova di cioccolato?
Per ricordare il sangue di Gesù Cristo, durante la Pasqua i primi cristiani dipingevano le uova di rosso e le decoravano con croci o altri simboli, una tradizione che dura ancora oggi nei paesi ortodossi e cristiano-orientali. L’uovo è simbolo di vita e di nascita, e da qui la connessione con la rinascita di Gesù e con la Pasqua.
Secondo alcuni studi la tradizione delle uova pasquali è legata anche alle indicazioni seguite in quaresima, cioè il periodo di quaranta giorni prima della Pasqua in cui i cattolici sono invitati alla penitenza e al digiuno.
In quaresima è vietato mangiare carne e inizialmente era vietato mangiare anche le uova, com’è anche oggi nelle chiese cristiane orientali. Il problema è che non era possibile vietare alle galline di fare le uova! Quindi, con le uova che non si potevano mangiare, si facevano delle decorazioni…
L’idea delle uova di cioccolata è venuta per la prima volta ai dirigenti della Cadbury, un’azienda dolciaria inglese che esiste tuttora, che nel 1875 ha creato il primo uovo di cioccolato pasquale vuoto con all’interno una sorpresa. Nel 1905 la Cadbury ha messo in commercio un’altra innovazione, le uova di cioccolato al latte, che era stato inventato una trentina di anni prima in Svizzera. Il nuovo prodotto ha fatto un grandissimo successo di vendite, e in poco tempo si è diffuso in tutto il mondo.
5. E i conigli cosa c’entrano?
Oggi il coniglio è uno dei simboli più diffusi della Pasqua. Non è chiaro per quale motivo negli anni sia stato associato alla festività cristiana, anche perché nel Vangelo non c’è traccia di conigli.
Sembra che il coniglio fosse considerato un simbolo di fertilità nell’antichità, e che quindi fosse legato all’arrivo della primavera e alle festività pagane stagionali. Visto che tradizionalmente la Pasqua si celebra fra marzo e aprile, gradualmente, non si sa bene quando, il coniglio è diventato anche un simbolo pasquale.
Tratto da ilPost.it