La leggenda di Colapesce

15. 4. 2021 ⋅ Dalila

Cola è un ragazzo di Messina. Tutti lo chiamano Colpasce perché ama il mare e i pesci e spesso nuota per giorni e giorni senza tornare a casa. Racconta sempre delle storie bellissime sulle cose meravigliose che vede sott’acqua e, qualche volta, porta a riva anche dei tesori.

L’imperatore e re di Sicilia Federico II di Svevia vuole conoscerlo perché ha sentito molte storie su di lui e vuole mettere alla prova le sue straordinarie capacità. Così, nel mezzo dello stretto di Messina, butta tra le onde una coppa d’oro e chiede al giovane di riportargliela. Colapesce si tuffa e, in pochi minuti, riporta la coppa al re. Federico allora decide di buttare la sua corona in un punto dove il mare è profondo.

Il ragazzo anche questa volta si tuffa e, in poche ore, riporta la corona al re. Il re si diverte a mettere alla prova il giovane e decide allora di buttare un anello. Lo tira con forza in un posto dove l’acqua è profondissima e gli chiede di prenderlo. Colapesce è molto stanco ma non vuole deludere il re e, ancora una volta, si tuffa per riportare a Federico l’oggetto prezioso.

Mentre scende verso le profondità più oscure del mare, vede che sotto la Sicilia ci sono tre colonne molto grandi e che queste colonne tengono a galla l’isola. I suoi occhi si riempiono di paura quando vede che una delle colonne è rotta. Capisce che solo lui può salvare la Sicilia e i suoi abitanti. Con un gesto eroico decide di mettersi al posto della colonna rotta e rimanere per sempre sott’acqua.

Quando la terra tra Catania e Messina trema è perché Colapesce è un po’ stanco.