Genitori e figli

24. 7. 2022 ⋅ Edoardo C.

Esistono diversi tipi di genitori.

Ci sono per esempio i genitori preoccupati, apprensivi. Sono diventati genitori in età matura, dopo i 35 anni, e tutta la loro vita da un momento all’altro gira solo intorno al figlio. Hanno una dedizione maniacale verso il bambino. Lo puliscono con prodotti delicatissimi per non rovinare la sua tenera pelle, gli fanno fare lezione di inglese a 6 mesi, esce poco perché fa troppo freddo o fa troppo caldo. La piccola creatura è ricoperta di ogni attenzione e quindi da grande crederà che questo sia normale. E invece anche questo piccolo principe, quando crescerà, dovrà affrontare come tutti il capitalismo e la fila alle poste.

Ci sono poi i genitori naturisti. Al loro bambino la natura viene imposta in modo forzato. I loro figli non possono guardare la tv, devono mangiare solo cibi sani, non possono giocare con l’iPad e devono stare sempre nudi. Spesso dormono sul pavimento e mangiano insetti. Il bambino deve imparare che la vita non è facile. Ma poi a 18 anni si drogherà in stazione con il suo gruppo di amici senzatetto.

Poi ci sono i genitori ricchi, milionari. Di solito loro non si occupano dell’educazione del figlio, ma pagano qualcuno per pensarci al posto loro. Hanno almeno due babysitter a tempo pieno che stanno con il bambino 24 ore su 24, mentre i veri genitori organizzano le vacanze alle Maldive o mangiano il caviale sul divano guardando la tv nel loro maxischermo. Giudicate voi se questi figli sono fortunati o meno.

C’è il genitore separato. Ha continue storie di sesso, ma non è felice. Prova dolore, angoscia, si sente solo. È pieno di sensi di colpa e non sa come gestire il proprio figlio senza una famiglia, perché non sa gestire nemmeno se stesso. Gli amici lo aiutano, ma lui si sentirà sempre giudicato.

Ci sono i genitori con più di due figli. Devono organizzare la vita di tutta la famiglia nel minimo dettaglio perché le dinamiche di una famiglia grande sono complicate e molto delicate. Tutto può crollare da un momento all’altro, e quindi c’è sempre bisogno di una lista di cose da fare, comprare, ricordare. Qualche volta hanno la tentazione di scoprire com’è l’aldilà.

Poi ci sono i genitori giovanissimi. I figli sono liberi, affrontano i pericoli, vanno a scuola da soli. I genitori ventenni sono flessibili, dinamici, non hanno paura. Ma in Italia questi genitori non esistono.


Ma nonostante le differenze, tutti i genitori sono accomunati da due cose.

La prima cosa è naturale, ed è la crisi del genitore. Ogni genitore cerca di superarla in modo diverso, ma è qualcosa di inevitabile.

Il secondo punto in comune è più specifico, più peculiare. Si tratta di quella strana violenza che i genitori usano quando puliscono la bocca di un bambino con un fazzoletto o un tovagliolo. Le prime due passate sono normali, anche dolci a volte. Ma la terza è sempre più forte, un po’ più violenta. Come se in quella terza passata i genitori tirassero fuori una certa rabbia. Come se in quella terza passata sulla bocca pensassero: “Bambino, mi stai un po’ sul cazzo”.