Museo Ferrari

13. 12. 2023 ⋅ Lidia

In questo articolo si parlerà di un luogo che molti nostri studenti hanno visitato per due ragioni: la prima è la passione per le auto, e l’altra è la provenienza dell’architetto che lo ha costruito.

Molti di voi avranno già capito di cosa stiamo parlando, è un luogo che incarna la passione per la velocità e l'eleganza del design e che rappresenta anche un punto di incontro tra la Repubblica Ceca e l’Italia: si tratta del Museo Ferrari, un tempio della velocità e dell'eccellenza italiana. Il museo è un esempio di come un'opera architettonica ceca ha trovato casa nel centro dell'Italia motoristica.

Situato a Maranello, cuore pulsante della produzione Ferrari, il museo è molto più di una semplice esposizione di automobili, è un santuario per gli appassionati di motori e design, un luogo dove la storia della Ferrari prende vita. I visitatori possono immergersi nell'universo affascinante delle corse automobilistiche e delle auto sportive di lusso.

Questa opera è un gemellaggio tra l'eccellenza automobilistica italiana e la maestria del design ceco: infatti, a dare forma a questo capolavoro architettonico è stato l'acclamato architetto Jan Kaplický, nato nel 1937 e scomparso nel 2009, Kaplický era noto per il suo stile futuristico e avveniristico, e il Museo Ferrari è una delle sue opere più iconiche.

L’architetto ceco, riflettendo la dinamicità delle automobili Ferrari, ha concepito il museo come un'esperienza fluida. Il museo è frutto della visione futurista dell'architettura di Kaplicky, dalla sua sperimentazione continua e dalla capacità di ingegnerizzare strutture complesse. Le tecnologie utilizzate nella costruzione del tetto, nella struttura dell'edificio, così come l'estetica ed il concetto creativo di tutto il progetto, arrivano direttamente dall'ingegneria automobilistica.

La sua struttura a forma di cofano di una vettura sportiva sembra sfidare la gravità, con la sua copertura curvilinea di colore giallo (come il colore che scelse Enzo Ferrari come sfondo per il celebre marchio del Cavallino Rampante) che sembra fluttuare sopra gli spazi espositivi.

Questa scelta architettonica non solo cattura l'essenza della Ferrari, ma rende anche il museo una meta imperdibile per gli amanti dell'architettura contemporanea.

Gli spazi espositivi del museo sono fluidi e dinamici, e questo crea un'esperienza immersiva per i visitatori. La struttura interna presenta delle forme ondulate e dolci. Gli espositori contenenti notizie relative alla vita e alle opere di Enzo Ferrari sono morbidi. La particolarità della struttura interna è nell'utilizzo del colore bianco, che ha l'intento di far meglio risaltare le vetture presenti nel museo e rendere "neutro" lo spazio d'esposizione. Sono presenti delle scale unicamente nella parte destra del museo, mentre il resto della struttura è privo di barriere architettoniche. Le macchine sono poste su pedane mobili alte 50 cm dal suolo; queste, girevoli, permettono una migliore visibilità delle vetture al pubblico.

Kaplický per la costruzione del museo usa materiali innovativi, principalmente vetro, acciaio e alluminio, per creare una struttura che si fonde armoniosamente con l'ambiente circostante.

Un altro aspetto interessante del museo è l’illuminazione dinamica: dentro le sale ci sono ampie vetrate e lucernari che permettono alla luce di filtrare, creando effetti dinamici e valorizzando le linee eleganti delle auto esposte. La luce naturale gioca un ruolo fondamentale nel design del museo. 

Visitare questo luogo non è solo un viaggio nel mondo delle corse, ma anche un'esperienza unica per chi ama l'architettura visionaria. Il Museo Ferrari rappresenta un gemellaggio tra l'Italia e la Repubblica Ceca, un'incredibile sinfonia di passione che unisce due nazioni attraverso la magnificenza delle Ferrari e l'arte di Jan Kaplický.