Barilla

13. 6. 2023 ⋅ Lidia

Uno, se non il principale alimento che incarna la tradizione e la passione dell’Italia è la pasta.

Come classificano la pasta gli italiani? Beh dipende; ci sono diversi modi per distinguere la pasta: in base alla lunghezza, in base al tipo di impasto, in base alla presenza del ripieno o meno, in base a come sarà condita…

Prima di tutto parliamo della lunghezza; come potete immaginare, esiste la pasta corta (farfalle, fusilli, penne…) e la pasta lunga (spaghetti, tagliatelle, bavette…) e ogni tipo di pasta è più o meno adatta al tipo di condimento.

Proprio il condimento è la seconda classificazione che possiamo fare, e cioè come mangeremo questa pasta: se con un condimento secco (per esempio un sugo o un pesto) o nel brodo. Nel primo caso parleremo di pastasciutta, nel secondo caso parleremo di pasta da brodo.

Un’altra distinzione va fatta secondo il tipo di impasto (gli ingredienti che ci sono dentro): esiste la pasta fresca, che va conservata in frigo e consumata entro pochi giorni e la pasta secca, che ha tempi di conservazione e anche tempi di cottura più lunghi. Alcune tipologie di pasta fresca sono le orecchiette, le tagliatelle (con le uova nell’impasto) e gli gnocchi (con le patate nell’impasto).

E poi c’è ancora la pasta ripiena, che è un tipo di pasta fresca con al suo interno un ripieno a base di carne, pesce, formaggi o verdure (o una combinazione di questi). Ci sono moltissimi tipi di pasta ripiena: cappelletti, cappellacci, agnolotti, anolini, tortelli, tortellini, tortelloni, girasoli, ravioli, ravioloni… l’elenco potrebbe andare avanti all’infinito perché i nomi cambiano a seconda della regione, addirittura della provincia italiana. Se volete saperne di più (e non leggere più di cento pagine di articolo), la cosa migliore che potete fare, è andare in Italia e provarla!!!

Parlando di pasta italiana non possiamo non menzionare la pasta Barilla, una delle più grandi e riconosciute marche di pasta al mondo, insomma un punto di riferimento per gli amanti della pasta, italiani e stranieri.

La storia di Barilla inizia nel lontano 1877, quando Pietro Barilla aprì una piccola bottega di pasta a Parma, una città nel nord Italia famosa per la sua tradizione culinaria. Da allora, Barilla è in continua crescita ed espansione, e si è affermata come una delle migliori aziende produttrici di pasta.

Nel corso degli anni, Barilla si è sicuramente concentrata sul prodotto, ma ha certamente puntato molto anche sulla narrazione di questo. Nelle sue pubblicità spesso la pasta rimane in secondo piano, ma è sempre il collante, il punto in comune (quasi l’elemento fondamentale delle vite degli italiani) che dà un senso a tutte le storie che si raccontano negli spot. 

Barilla è un marchio che ha fatto la storia della pubblicità in Italia. Nei suoi quasi 150 anni di vita, l'azienda di Parma ha sempre fatto campagne memorabili che hanno da sempre un posto speciale nel panorama pubblicitario italiano. Sono famose per il loro stile, il loro umorismo e la loro capacità di evocare un senso di tradizione e famiglia.

Uno degli elementi distintivi delle pubblicità Barilla è l'uso di celebrità italiane, spesso noti attori o personaggi dello spettacolo, che si prestano a interpretare scene di vita quotidiana intorno a un piatto di pasta.

Sono famose le collaborazioni con registi come Federico Fellini, Wim Wenders, David Lynch, Giuseppe Tornatore e Gabriele Salvatores. Tra i cantanti nelle pubblicità della Barilla partecipano Mina, Zucchero e anche il famosissimo compositore Ennio Morricone. Anche Sofia Loren presta la sua voce per uno degli spot.

Tra gli slogan più rappresentativi dell’azienda c’è “Dove c’è Barilla c’è casa”, che accompagna alcune pubblicità il cui tema sono le storie familiari, i sentimenti, l’Italia.

C’è la pubblicità in cui un ragazzo italiano che vive in Giappone riceve la visita dei genitori, che all’inizio sono sconvolti dalle differenze culturali tra loro e la fidanzata del figlio, ma appena iniziano a cucinare gli spaghetti, queste differenze scompaiono; oppure un’altra in cui c’è una coppia divisa tra Londra e Roma che condivide a distanza un piatto di farfalle Barilla, fino ad arrivare a storie moderne: la pasta durante la pandemia o la pasta in smart working.

Il successo delle pubblicità Barilla sta nel raccontare sempre piccole storie familiari, in cui la pasta lega le persone, le unisce. Barilla è famiglia, affetto, tradizione, ma forse un po’ troppo; infatti negli ultimi anni non si è dimostrata un’azienda davvero aperta e moderna, non ha mai promosso l'inclusione e la diversità, e anzi ha dichiarato che “non ci saranno mai famiglie gay negli spot”.

Insomma, la pasta Barilla rappresenta una tradizione che si tramanda da generazioni e voi, con un po’ di passione, creatività e l'aiuto di Barilla, potrete deliziare i vostri cari con piatti gustosissimi, quindi è sempre bene tenere una scorta di pasta Barilla nella vostra dispensa, perché non importa che sia una semplice pasta al pomodoro o un piatto sofisticato con ingredienti pregiati, la Barilla continuerà a nutrire il corpo e l'anima di coloro che amano la buona cucina.

Buon appetito!


Foto: https://www.20min.ch/story/roger-isst-italienisch-zu-griechischer-folklore-192951205263